Biografia

Sono nato in Puglia a Ceglie Messapica nel 1956. Dal 1959 con la famiglia mi sono trasferito a Firenze, dove ho compiuto la formazione e dove abito ancora. Da bambino, la suora che mi accudiva in collegio a Settignano, mi fece prendere confidenza con l’argilla e i colori. Suor Cesarina era l’addetta alla riproduzione in terracotta, servendosi di vecchi calchi di gesso, di Madonne e statuine del presepe, che poi pitturava per vendere nelle feste comandate ai parenti dei bambini miei compagni. Spesso durante le ore di ricreazione, i compagni si mettevano in posa davanti a me e io gli regalavo i ritratti. Vinsi anche un premio di pittura che mi donò il sindaco La Pira: un sacchetto di monete di cioccolata.

Le scuole medie le ho frequentate in una villa rinascimentale detta di Rusciano, la mia insegnante di lettere era un’allieva di Roberto Longhi che mi ha fatto scoprire i piaceri della poesia e della storia dell’arte. Ricordo come un regalo enorme la mia prima visita agli Uffizi. Ho continuato i miei studi disordinamente, tra licei scientifici e artistici, con insegnanti di pittura come Gianni Cacciarini, per poi oscillare di continuo tra frequentazioni all’Accademia di Belle Arti, alla Facoltà di Architettura e Scuole di recitazione teatrale.

Nel frattempo frequentavo botteghe artigiane di abili mobilieri e restauratori del legno, a partire da quella di famiglia a quella del maestro di intaglio e doratura Gino Doni (aveva rifatto gli stalli del coro di Montecassino nella sua ricostruzione dopo la guerra); a quella del pittore Mario Poggiali, pittore post-macchiaiolo di scuola livornese, dove ho potuto apprendere le tecniche dei finti marmi e le decorazioni barocche su varie superfici.

Con lo scultore Piero Colacicchi ho imparato la fusione in bronzo frequentando le fonderie artistiche di Pietrasanta, e col pittore Silvio Loffredo l’uso del colore e la libertà del disegno senza rigidezza. Dal 1978, innamorato del teatro, ho cominciato a produrre marionette con il campagno Andrea Filippi, con il quale abbiamo esposto a Palazzo Strozzi, invitati per una mostra sul teatro di marionette con altri burattinai, eseguendo anche brevi spettacoli. In quegli anni ho conosciuto uno scrittore e gallerista, Piero Santi, frequentatore del gruppo delle Giubbe Rosse (Gadda, Montale, Luzi…), che ha organizzato per me alcune esposizioni alla Galleria l’Indiano e in altri spazi della città.

Con un gruppo di giovani artisti fiorentini e non, ho partecipato a numerose collettive in giro per la Toscana, da Pienza a Pistoia alla Lunigiana. Per sbarcare il lunario ho realizzato una grande quantità di decorazioni, trompe l’œil, su soffitti e pareti di case private, negozi e locali notturni, oltre a istallazioni a tema e realizzazioni di mobili di arredo da me disegnati. Ho lavorato anche come aiuto scenografo per piccole e grosse riproduzioni teatrali e cinematografiche, continuando a esporre i miei lavori in mostre d’arte in giro per l’Italia. Il comune di Pelago mi commissionò una fontana pubblica in marmo e bronzo: “I compagni di viaggio”.

All’inizio degli anni 2000 ho vinto un concorso presso l’Università di Firenze. Dopo un periodo di prova al Rettorato, venni presentato all’allora Presidente, prof. Giovanni Pratesi, che mi arruolò immediatamente al Museo di Storia Naturale. Sono ancora qui, ad allestire le sale del Museo di Antropologia, a disegnare, a dipingere, a inventare soluzioni per esporre le collezioni permanenti e quelle temporanee.

Cataldo Valente, 2022